Antinfluenzale e Pandemie

Influenza: poche (ma buone) regole per “non rischiare di ammalarsi”

L’influenza è una malattia infettiva provocata da un virus. Normalmente si risolve in pochi giorni, tuttavia in alcune persone può causare complicanze anche gravi. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un modo efficace e sicuro per prevenire la malattia ed i suoi sviluppi. L’influenza ha un periodo di incubazione breve, in media 2 giorni, durante il quale si è già contagiosi. In particolare, il periodo di contagiosità comincia qualche giorno prima della comparsa dei sintomi e si prolunga per circa 3-5 giorni dopo. Questo significa che il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane. Il virus influenzale si trasmette attraverso le goccioline di muco e di saliva di chi tossisce e starnutisce, ma anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione. scarica il Volantino “Misure igieniche” e diffondi la cultura della prevenzione! – Approfondimenti

Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale

Dal mese di novembre 2012, presso la Direzione Sanitaria di Busnago Soccorso Onlus ed in collaborazione con l’Ufficio l’ASL MB, è disponibile il vaccino antinfluenzale riservato agli operatori sanitari a rischio di contagio. Il personale Volontario e Dipendente interessato alla profilassi volontaria è pregato di contattare via e-mail entro il 9 novembre, il Responsabile del Settore Sanità-Formazione.

Pronti ad intervenire in caso di sindromi respiratorie per infezione da virus A/H1N1

Dal mese di ottobre 2009 è operativa la Bravo 40, ambulanza di terapia intensiva acquistata con il Contributo del Ministero della Salute ed allestita specificatamente per il trasporto di pazienti con grave insufficienza respiratoria. La presenza di un ventilatore da Terapia Intensiva (Draeger Savina), di un ventilatore da trasporto (Draeger Oxilog 3000), di un emogasanalizzatore portatile (IRMA TruePoint), di un monitor/defibrillatore/pacer dotato anche di due canali di pressione invasiva, capnometria e trasmissione dati (Physiocontrol Lifepak12), di un monitor EEG per sedazione (Bispectral Index), di un sistema di riscaldamento attivo del paziente (Termocoperta Diemme) e fino a 9 pompe siringa (Fresenius Agila e Pilot A2) consentono di trasferire con maggiore sicurezza ed efficacia anche i pazienti più impegnativi. Di grande rilievo la predisposizione certificata del vano sanitario al trasporto di sistemi ECMO (p.e. Maquet Cardiohelp) e CO2 Remover (p.e. DeCap ed iLA). – Approfondimenti

Virus A/H1N1 “Influenza Suina”: il Ministero della Salute informa

volantino misure igienicheL’influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata da virus influenzali di tipo A, che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini. Come tutti i virus influenzali anche quelli dell’influenza suina mutano continuamente e quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini possono andare incontro a fenomeni di “riassortimento” e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere. I virus dell’influenza suina di norma non infettano l’uomo ma possono verificarsi infezioni umane sporadiche con virus influenzali suini. Comunemente questi casi di infezione umana si manifestano in persone con esposizione diretta ai maiali (per esempio lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche). I sintomi dell’influenza suina sono simili a quelli della “classica” influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse. Alcune persone con influenza suina hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Come l’influenza stagionale, anche l’influenza suina può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e in passato sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus dell’influenza suina. I virus dell’influenza suina non sono trasmessi dal cibo; importante è che la filiera del prodotto avvenga rispettando le comuni regole di igiene e di conservazione (catena freddo-caldo) in grado di debellare eventuali batteri e virus. Come per tutti i virus influenzali, la trasmissione avviene attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo starnuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e poi portando alla bocca o al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione.

Fonti: CDC e Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali – Direzione generale Prevenzione Sanitaria; UFSP Svizzera.

Pubblicazione a cura della Direzione Sanitaria di Busnago Soccorso del 27/04/09.

ApprofondimentiComunicazione AAT 118 Monza e BrianzaProtocollo Operativo AAT 118 Monza e Brianza

Task force europea contro nuove pandemie influenzali

Si è svolto in Francia -ad Angers-  il Consiglio dei Ministri della Salute dell’Unione Europea dove l’Italia è stata rappresentata dal Sottosegretario di Stato con delega alla Salute, Prof. Ferruccio Fazio. La discussione si è incentrata sulle problematiche  connesse ai rischi legati alle nuove pandemie, in particolare per quelli connessi alla possibile Pandemia Influenzale.

Nel corso dell’incontro con i Ministri  della Salute dell’UE il Sottosegretario Fazio, nell’ambito della discussione sui rischi legati alle nuove pandemie, ha evidenziato l’impegno del Governo Italiano per aggiornare il Piano Nazionale Intersettoriale per le emergenze pandemiche; aggiornare l’attuale Piano Nazionale per le Pandemie influenzali per incrementare e migliorare in particolare l’attività di formazione degli operatori del settore; completare e aggiornare il Piano Nazionale di Comunicazione; incentivare la Ricerca italiana nel settore in coordinamento con le Autorità Europee. Il Prof. Fazio ha inoltre concordato con i colleghi europei sulla necessità di un maggior coordinamento dell’azione a livello Comunitario segnalando in particolare la necessità di una standardizzazione e coordinamento dei Piani sanitari, inclusa la creazione di un pool di risorse comuni e lo scambio di campioni di virus per migliorare le capacità di diagnosi e terapia. Il prof Fazio ha inoltre concordato sull’importanza  di un Coordinamento dei Piani di Comunicazione e sullo sviluppo di un Piano di Comunicazione Europeo, sul potenziamento della ricerca nell’ambito del VIII Programma Quadro attraverso la creazione di un apposita task force che lavori in particolare al vaccino antinfluenzale, alla standardizzazione dei metodi diagnostici, a farmaci antivirali di nuova generazione.
Per quanto riguarda invece l’epidemia di influenza stagionale, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha già predisposto la circolare con le raccomandazioni sulla prevenzione e il controllo dell’influenza per la stagione 2008 – 2009. In particolare la Circolare ricorda le recenti misure di igiene e protezione individuale indicate dall’ ECDC per ridurre la trasmissione del virus:

  • Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
  • Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
  • Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
  • Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali , quando si trovano in ambienti sanitari  (ospedali)

Riguardo alla vaccinazione, invece, mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze, la circolare oltre ad aggiornare la composizione dei vaccini antinfluenzali sottolinea un efficacia  in media nell’80% dei casi. Negli   anziani che vivono in comunità, l’efficacia stimata della vaccinazione nel ridurre la mortalità legata all’influenza è pari in media al 50%.
Il vaccino antinfluenzale è indicato per la protezione di tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione.
In accordo con gli obiettivi specifici indicati dalla pianificazione sanitaria nazionale la Circolare indica i gruppi di popolazione per cui l’offerta attiva e gratuita di vaccinazione è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati (medici di famiglia, ospedali, datori di lavoro):
1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche
d) malattie renali con insufficienza renale
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
f) tumori
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
6. Medici e personale sanitario di assistenza
7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
8. Per quanto riguarda i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori la vaccinazione sarà offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza. Per le altre categorie socialmente utili è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta. E’ pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a:

  • allevatori
  • addetti all’attività di allevamento
  • addetti al trasporto di animali vivi
  • macellatori e vaccinatori
  • veterinari pubblici e libero-professionisti

La Circolare raccomanda inoltre che il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:

  • Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età).
  • Soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei suoi componenti.

Per quanto riguarda la tipologia dei vaccini si ricorda che quelli disponibili in Italia sono tutti equivalenti e che è importante conservarli in frigo (non in freezer) ad una temperatura compresa tra i  2° e gli 8° gradi.

Campagna di vaccinazione antinfluenzale del personale associativo impegnato in attività di soccorso e trasporto infermi

17685_vaccinazione1L’immunizzazione avviene tramite somministrazione intramuscolare di Inflexal V. Nonostante la vaccinazione antinfluenzale sia pratica altamente diffusa da molti anni, e sebbene le complicanze anche gravi correlate all’immunizzazione abbiano incidenza estremamente rara, non devono sottoporsi a immunizzazione i soggetti che abbiano dimostrato ipersensibilità nei confronti di:

  • Sodio fosfato di basico dodecaidrato, potassio fosfato monobasico, potassio cloruro, magnesio cloruro esaidrato, alfa-tocoferolo succinato acido, polisorbato 80, ottoxinolo e acqua per preparazioni iniettabili
  • Uova, proteine del pollo, formaldeide, tiomersale, gentamicina solfato, sodio desossicolato.
    L’immunizzazione in persone con infezioni acute o febbre deve essere rimandata.
    Effetti indesiderati, sono rappresentati da:
  • (COMUNI) Febbricola, malessere, brividi, stanchezza, cefalea, sudorazione, mialgia, artralgia.
    Gli effetti scompaiono senza alcun trattamento in 24-48 ore.
  • (NON COMUNI) Reazioni cutanee generalizzate, prurito, orticaria, eruzioni cutanee aspecifiche.
  • (RARI) Nevralgia, formicolii, convulsioni, trombocitopenia.
    Sporadicamente sono stati segnalati shock anafilattici.

E’ necessario informare il medico se sono presenti criteri di esclusione all’immunizzazione.
Si consiglia di rimanere presso i locali associativi almeno 20 minuti dalla somministrazione del vaccino.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a Federico Ghio.