Stanchezza e sonnolenza alla guida

Partenze estive: alcuni consigli pratici per guidare in sicurezza

Un incidente stradale su cinque è dovuto a colpi di sonno ed i rischi legati alla stanchezza al volante sono spesso sottovalutati. Per prevenirli è necessario programmare gli spostamenti ed arrivare al volante in piena forma, prendendo in considerazione anche i più piccoli segnali di spossatezza durante la guida.

Di seguito alcuni consigli che Busnago Soccorso e ASAPS forniscono a chi si mette al volante, magari per raggiungere il luogo di villeggiatura.

Consigli da seguire:

  • Per partire senza fatica, è necessario rispettare i vostri ritmi e dormire a sufficienza. Dopo 17 ore che state in piedi, i riflessi saranno paragonati a quelli di un corpo con 0,5 grammi di alcol nel sangue, la soglia massima consentita dalla legge.
  • Se vi alzate alle 7 del mattino e dovete partire alla sera, è necessario che vi fermiate entro mezzanotte per dormire.
  • Svegliatevi alla solita ora, senza anticipare troppo.
  • Scegliete il vostro orario di partenza, in maniera da conservare il giusto equilibrio: la sonnolenza moltiplica per 8 il rischio di incidente.
  • Dormite regolarmente prima di partire, il sonno mancato si accumula: per esempio, se per sette notti consecutive perdete due ore di sonno ciascuna, sarà come se ne aveste passata una in bianco.
  • Mangiate con regolarità: preferite alimenti in grado di fornirvi energia e che aiutino a lottare contro l’affaticamento, fate pasti leggeri ed evitate di assumere alcolici a pranzo (verdure, legumi, carni bianche e uova; evitate i dolci e i cibi troppo grassi).

Imprudenze da evitare:

  • Non partite dopo una giornata di lavoro senza esservi prima riposati.
  • Non fissate mai orari di arrivo troppo precisi: inconsciamente sarete portati a correre troppo, a sottostimare la vostra fatica ed a non fare le pause necessarie.
  • Rispettate una volta di più i limiti di velocità, perché la velocità obbliga il cervello a prendere in esame un numero enorme di informazioni in tempi minimi, compreso l’adattamento continuo della visuale.
  • Non mettetevi al volante dopo aver assunto farmaci, soprattutto quelli che abbassano la so- glia d’attenzione (benzodiazepine, miorilassanti, alcuni antiipertensivi): sarebbe un’imprudenza fatale.
  • Evitate di viaggiare nelle ore della giornata in cui la soglia d’attenzione è fisiologicamente ridotta, ossia tra le 2 e le 5 del mattino e tra le 13 e le 16.

Precauzioni da adottare:

  • Evitate di guidare per più di 8 ore al giorno: l’affaticamento aumenta con la guida e altera le prestazioni. In effetti, qualsiasi siano le vostre abitudini, bisogna sapere che fisiologicamente le fatiche visive accumulate nel corso della guida giocano una diminuzione importante dei riflessi.
  • Tenete sempre le due mani sul volante, e lasciate una sola mano a tenere lo sterzo solo per fare una cosa essenziale alla guida: azionare la freccia o cambiare marcia.
  • Tenete sempre aerato l’abitacolo, evitando i ricircoli d’aria prolungati e le temperature interne troppo elevate, perché favoriscono l’assopimento. L’aria condizionata dovrebbe essere impostata ad una temperatura che non superi i 7 gradi rispetto a quella esterna.
  • Verificate la posizione del sedile e l’inclinazione dello schienale: una posizione conforte- vole attenua la fatica alle spalle ed alla schiena.
  • Rispettate sempre le distanze di sicurezza.
  • Bevete spesso acqua.
  • Parlate con gli altri passeggeri, per mantenervi svegli, restando sempre attenti alla strada.
  • Non tenete lo sguardo fisso sulla traiettoria, ma variate la visuale mantenendola sempre avanti a voi.

Pause da gestire:

  • Anche se siete riposati, fate sempre frequenti pause, dai 10 ai 20 minuti ciascuna almeno ogni due ore. L’affaticamento aumenta i tempi di reazione, passando da 1 a 2 secondi dopo due ore di guida (a 130 orari in un secondo si percorrono 36,1 metri).
  • Se non siete riposati o se vi mettete al volante di notte, è meglio aumentare la frequenza delle soste, almeno una ogni ora. Potreste essere vittima di un episodio di ipovigilanza o di addormentarvi al volante in meno di un minuto (durante le pause, camminate, prendete un caffé e scambiate quattro chiacchiere).
  • Se durante queste pause avete sonno, chiudete gli occhi e dormite il tempo necessario. Se avete paura di non svegliarvi in tempo, bevete un caffé doppio prima di addormentarvi! In effetti servono da 15 a 30 minuti, prima che la caffeina possa fare effetto. Il vostro organismo non impedirà di assopirvi ma vi aiuterà nel risveglio. Se il vostro stato di salute non vi consente di assumere caffeina, aspettate una mezz’oretta dopo la siesta, prima di rimettervi in viaggio.

Colpo di sonno? Ecco i segnali da non ignorare!

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