Busnago Soccorso vola in Argentina

Accompagnamento medico su volo di linea

Cronistoria della missione

Sono il Dottor Andrea Gobbi e faccio parte dello Staff Medico di Busnago Soccorso Onlus, responsabile del servizio di accompagnamento medico su volo di linea operato nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre 2015 dall’Argentina.

La missione consiste nel prestare assistenza sanitaria alla piccola Gaia Luna, paziente pediatrica di 3 anni attesa in Italia per cure mediche, sulla tratta Buenos Aires-Venezia.

Il mio viaggio inizia mercoledì 30 settembre 2015 all’aeroporto di Malpensa.
Per prima cosa effettuo il check-in facendo attenzione che il materiale medico in dotazione, zaino ALS, monitor multiparametri, defibrillatore, cartelletta sanitaria e molto altro, fosse sempre a mia disposizione in cabina.

Alle 19:10, con 30 min di ritardo, decollo alla volta di Madrid.

Dopo nemmeno 2 ore di volo, atterro in Spagna: controlli doganali di routine, check di sicurezza e mi sposto con un trenino automatico verso il terminal delle partenze internazionali a lungo raggio. Mancano 2 ore al decollo, che passano lentamente mangiando un panino al bar.

Alle 00:40 sono in volo verso Buenos Aires.

12 ore e 45 minuti interminabili durante i quali si cerca di dormire, rilassarsi e soprattutto riposare in vista del volo di rientro con la paziente.

Atterro all’aeroporto internazionale di Buenos Aires alle 9:00, ora locale… qui la giornata è appena iniziata mentre io soffro del fuso orario!

Una volta arrivato in hotel, prendo immediatamente contatto sia con il medico di fiducia del Consolato, per verificare che tutte le autorizzazioni richieste per l’imbarco di rientro siano completate, sia con la madre della piccola Gaia Luna per accordarci sulla visita pre-decollo presso il loro domicilio.

Il resto della giornata trascorre lentamente, finché il fuso orario ha la meglio su di me.

Il giorno dopo è frenetico e scandito dagli impegni pre-imbarco.
Alle ore 18:00 faccio finalmente conoscenza della piccola Gaia Luna e della sua famiglia.
L’incontro è indimenticabile: Gaia Luna è un formidabile concentrato di energia e positività nonostante la malattia.
Non può alimentarsi, se non tramite sonda, ma tocca i cibi ugualmente con le dita per poi sentirne i sapori.
Sotto l’occhio vigile della mamma, è in grado di somministrarsi autonomamente i farmaci tramite siringa nel sondino.
Le è stata praticata una tracheotomia che le impedisce di deglutire la saliva e di parlare, ma è autosufficiente nella pulizia e capace di farsi capire comunque con i gesti e le espressioni del viso.

La compagnia aerea è stata avvertita del nostro trasporto. Abbiamo quindi una corsia preferenziale sia al check-in sia ai controlli immigrazione e di sicurezza. Veniamo imbarcati per primi, in modo da potersi sistemare comodamente sul grosso Airbus A340 che di lì a poco ci avrebbe riportato nel continente Europeo.

La piccola sembra serena e tranquilla così come i genitori, ed il lungo viaggio di ritorno procede senza intoppi finché, nel bel mezzo del volo, che una passeggera ha accusato un malore mentre si dirigeva in bagno… l’Oceano Atlantico non mi è mai sembrato più minaccioso!

Mi alzo, corro dalla paziente ed effettuo i primi controlli. Per fortuna niente di preoccupante, solo un mancamento.

Il volo procede serenamente fino a Madrid, dove atterriamo alle 14:00 ora locale del giorno dopo il decollo da Buenos Aires.

Velocemente ci rechiamo ai controlli doganali e verso il gate, dove già ci attende l’aereo per Venezia.

Se all’aeroporto Marco Polo di Venezia il mio viaggio avrà termine, per la piccola Gaia Luna inizierà un lungo percorso di cure mediche e, mi auguro, di miglioramento.